giovedì 25 dicembre 2008

Elezioni in Sardegna a Febbraio, Soru si è dimesso, DODDORE MELONI scende in campo con la LISTA MALU ENTU

CAGLIARI - La Sardegna si prepara ad andare alle urne in anticipo di sei mesi rispetto alla naturale scadenza della XIII legislatura apertasi nel 2004. Il presidente della Regione, Renato Soru, ha, infatti, confermato le proprie dimissioni, ieri sera, nel lungo dibattito in Consiglio regionale incentrato sulla crisi aperta lo scorso 25 novembre.

Il Presidente de sa Republica de Malu Entu Doddore Meloni scende in campo incoraggiato dai risultati mediatici di questi ultimi mesi di batage indipendentista per Malu Entu. Il Presidente ha disposto il comitato elettorale per la raccolta firme per la LISTA MALU ENTU e dichiara apertamente il suo entusiasmo e ottimismo per la riuscita della Lista Malu Entu e del suo sicuro successo elettorale.

Per lo scioglimento dell'Assemblea legislativa sarda si dovrà comunque attendere la scadenza dei 30 giorni (il prossimo 25 dicembre) e poi sarà il vicepresidente Carlo Mannoni (attuale assessore dei Lavori Pubblici) a traghettare l'esecutivo alle elezioni di febbraio, data più probabile 15-16. "Ho sperato fino all'ultimo - ha detto il Governatore - che ci fosse un segnale positivo da parte di tutti sulla possibilità di andare avanti, utilizzando proficuamente, nell'interesse dei sardi, anche questi pochi mesi che mancano per la scadenza normale. Si poteva concludere un passo importantissimo nell'azione di tutela del territorio che abbiamo portato avanti in questi anni- ha aggiunto, con riferimento alla richiesta di approvare subito la nuova legge urbanistica -. Così non è stato ma questa notte dormirò sereno e domani consegno le chiavi della Regione. Una Regione senza scheletri nell'armadio, senza una tv in ogni stanza ma con più computer. Insomma una regione più moderna, con regole certe e un bilancio risanato". Ridando la parola agli elettori, Soru è il primo presidente in 60 anni di Autonomia della Sardegna che chiude la legislatura anticipatamente. Ad evitare le urne non è servito il periodo di "raffreddamento" previsto dalla legge Statutaria per ricomporre le divisioni interne al Partito Democratico nell'Isola ed a rinsaldare una maggioranza nata nel 2004 con la coalizione "Sardegna Insieme". Non sono servite neppure le ultime "verifiche" cercate prima dell'inizio del dibattito in Aula con il tentativo di ricompattare il centrosinistra attraverso la completa adesione alle richieste del presidente dimissionario: adozione dei vincoli paesaggistici nelle zone interne, approvazione delle linee per la Manovra finanziaria 2009, completamento della riforma su istruzione e formazione professionale, riduzione a 80 del numero dei consiglieri, moralizzazione della politica con riduzione di sprechi e indennità aggiuntive dei consiglieri regionali.

L'ultimo appello di Soru in Aula è stato all'insegna della responsabilità e rivolto non solo al centrosinistra, ma anche all'opposizione. La risposta dai banchi della minoranza, però, é stata netta: "Non c'é nulla di interessante che può dirci. Questo è il momento della chiarezza, non delle trattative o delle camarille", ha spiegato il capogruppo di Fi. Poco prima delle 22,30, però, Soru ha rotto gli indugi e ha chiesto a Spissu di intervenire, annunciando il sostanziale "tutti a casa".
Soru si è dimesso, le domande più ricorrenti sono. Voi con chi vi schierate ? , lo avete difeso tante volte, sarete al suo fianco?

Sardigna Natzione invece invita i movimenti indipendentisti ad un tavolo unitario: SA MESA INDIPENDENTISTA, unitaria
Noi indipendentisti, non entreremo in questa discussione tutta interna agli schieramenti che chiedono il voto in nome delle coalizioni italiane e che presenteranno candidati-pedina pronti a dare priorità agli interessi del partito e non a quelli del popolo sardo.
Per i candidati-pedina Soru può essere un REnato ma per noi, finché continuerà a capeggiare schieramenti italiani, rimane un REimposto e non solo non saremo con lui ma ci attiveremo per formare una coalizione indipendentista che lo contrasti seriamente.
Da subito ci attiveremo perchè le consultazioni già in corso all’interno dell’indipendentismo serio portino alla formazione di una MESA INDIPENDENTISTA unitaria che presenti ai sardi un progetto politico credibile e delegabile.
In quanto al balletto dei proconsoli inviati in Sardegna dai feudatari politici italiani non possiamo che provare indignazione in quanto indipendentisti e vergogna in quanto sardi.

martedì 25 novembre 2008

intervista del presidente doddore in vista dell'indipendenza

venerdì 17 ottobre 2008

La lunga marcia verso " l'Indipendenza " attraverso pedra cabrias



Siamo arrivati in vetta! Dopo quattro giorni di cammino,in barca da Malu Entu, partendo a piedi da Putzu Idu, il corteo indipendentista, si avvia a percorrere il lungo cammino che lo separa dalla vetta più alta della Sardegna.


Il cammino, si sà, non è facile, anzi, è lungo e pesante da affrontare per gl'indipendentisti partecipanti alla camminata, ma, l'obiettivo è prelibato e lungimirante per Noi: la conquista pacifica del monte più alto della Nazione Sarda punta Pedra Cabras simbolo della Sovranità Sarda.


Ci si incammina e si dialoga tra tutti i parecipanti, si ride e si scherza per allontanare la fatica dell'impresa. I passi non si contano più e le gocce di sudore calano sui visi che brillano al sole dell'estate di San Martino. Ma non importa; l'idea si erge alta e la stanchezza diventa sacrificio di lode per ciò che verrà ricordato come "la lunga marcia per l'indipendenza".


I chilometri scorrono sotto le scarpe, e la fatica si fa sentire, ma ciò che lenisce sono le istituzioni e il popolo dei Paesi attraversati che attendono e salutano la delegazione del PAR.I.S. (Partidu Indipendentista Sardu) che portano alta la bandiera della Reppubblica di Malu Entu, verso la meta.



L'ospitalità Sarda è rinomata ovunque nel mondo, e nei Comuni attraversati si è manifestata solidarietà e ospitalità, la gente è stata festosa e il nostro tributo alla causa è stata gradita dai più.


Si ci son voluti quattro giorni per raggingere la vetta ma finalmente ci siamo arrivati, ivi abbiamo piantato la bandiera dell'indipendenza della nostra Nazione Sarda ed abbiamo messo ai suoi piedi la bandiera di Malu Entu l'abbiamo stesa sotto la sua ombra e coperta delle pietre della nostra terra in rappresentanza dell'unità di Malu Entu con la terra di Sardinya e per rivendicare l'inizio della lunga marcia verso l'Indipendenza della Terra Sarda tutta, si vogliamo rivendicare la sua piena sovranità senza se e senza ma.


Invitiamo tutti i Sardi a confluire nel progetto indipendentista, affinchè ci possiamo trovare da quì a breve nella nostra Terra Liberi e indipendenti con la nostra dignità di uomini e donne finalmente Liberi!
Patria e Libertà


Siamo un popolo fiero portiamo alta la bandiera dei nostri Avi degni di avere la Libertà levataci 150 anni or sono dagli Italioti nonostante Noi popolo Sardo fossimo stati il motore della Loro Libertà siamo stati assoggettati al loro dictat.

E' passato tal tempo di schiavitù, el'ora della Libertà è giunta in un attimo

domenica 12 ottobre 2008

Malu Entu e la disinformazione italianista


L'isola di Malu Entu; dopo le accuse del Baldanzoso sindaco "romano" di Cabras: si è incupita, guardate la foto qui sopra, quanto fa paura la natura incazzata!
Quando c'è di mezzo la guerra, si sa che i colpi si tirano bassi, e la disinformazione regna e impera nei media sardo italiani.
Sui giornali sono apparse delle foto di malu entu con sporcizia accumulata e oggettistica varia in giro per l'isola, sappiamo che i signori di Cabras hanno distribuito queste foto con l'intento di screditare l'indipendentismo con foto che dissacrano il suolo isolano. Può essere che le foto siano anche vere , ma, dobbiamo sapere che dopo lo sgombero dell'isola di Malu Entu la Polizia Municipale di Cabras ha fatto ciò che gli è parso sull'isola, dubbio ci viene su cosa hanno portato via e cosa hanno lasciato e perchè. Inoltre perchè si sono permessi di fotograre, lì, in uno Stato Indipendente e non in giro per il comune di Cabras, li sì, che di sporco se ne vede e anche di molto, sia in giro per le campagne che nella città. Ci pare che sia una vergogna vedere lo zelante corpo di polizia agitarsi fuori dai confini ed essere inerti in casa prpria, non sarà che i romani li abbiano ammaestrati a dovere? infatti è da anni che non fanno alcunchè per sanare la situazione di degrado che impera nel loro comune.
Dire vergogna ad alta voce è dire poco, di fronte al degrado generale in cui vivono nel comune di Cabras. Ci chiedimo che fa di solito nelle sue lunghe giornate il Signor zelante Sindaco? Lo sappiamo tutti: un bel NIENTE per i cittadini!
Ma per rimediare,( perchè Noi siamo buoni e Le diamo una via d'uscita), non sarebbe meglio a pulire a fondo e per bene, ciò che gli stà di fronte tutti i giorni?Parliamo delle strade della Città, così da fare cosa buona sia per se che per tutti i cittadini di Cabras! Un consiglio, anziche dilettarsi nella fotografia all'estero perchè non fotografare ogni via di citta e di campagna del SUO Comune e intervenire per bonificare.
Inoltre se invece di invocare il Ministro Maroni per far sgomberare l'isola con le forze di Polizia, dal legittimo Governatorato di Doddorre Meloni, di cui non si è mai preoccupato prima di tenere pulita, con monitoraggi dell'ambiente, e supervisioni continue per tenere lontani gli usi impropri dell'area in questione, sarebbe cosa molto gradita dall'opinione pubblica locale se renderesse Cabras più verde, come lo è Malu Entu.
Invece da che è stato eletto non ha fatto nulla per la pulizia generale sia del borgo che della politica che gestisce in malo modo per interessi che non vanno incontro ai bisogni della gente , e apra per bene gli occhi e veda lo SPORCO che giace da anni di fronte a Lei.
Invece di andare in un'altro Stato dirimpetaio a dar lezioni di bon ton, sarebbe più appropriato che Lei, pittosto che rivolgersi ad altri, si desse una raddrizzata etica e agisse di conseguenza, cosichè invece di guardare la pagliuzza nell'occhio altrui, provi a vedere la trave che ha nel proprio occhio!

sabato 20 settembre 2008

Sosteniamo la repubblica


Come potete vedere l'isola è difesa dalle forze dell'ordine di malu entu con armi ad acqua per non far del male a nessuno.
Viviamo in Europa e come vediamo in molte nazioni si arriva alla separazione consensuale senza bisogno di usare nessun tipo di violenza, qualcuno del PSdAz in questi giorni ha rivendicato il diritto della Sardegna a rivolgersi direttamente alle istituzioni europee senza passare per intermediari romani, concettualmente è pienamente leggittimo auspicare all'indipendenza della nostra terra ed è giusto che ciò avvenga nel modo più dolce e indolore possibile, siamo convinti che se oggi si è arrivati a questi discorsi con un fare normale lo dobbiamo anche all'azione fatta a Malu Entu che è servita da stimolo per tutti, e continua ad essere un motivo in più per ogni indipendentista per rivendicare la giusta indipendenza della Sardegna dall'Italia dentro un una Federazione dei Popoli Europei, come si conviene in un paese evoluto civile e democratico
Viva la repubblica di Malu Entu libera, viva la Repubblica Sarda Indipendente che si prospetta da qui a breve.
Issiamo la bandiera Sarda sul Gennargentu e rivendichiamo l'indipendenza della nostra nazione, così come è stata issata la bandiera di Malu Entu, muoviamoci senza perdere altro tempo il tempo dell'indipendenza giunge in un'attimo!

lunedì 1 settembre 2008

sa repubrica de malu entu est nascia


Finalmente la bandiera rosso blù della Repubblica di Malu Entu è stata issata sull'isola, si va ad aggiungere alle nuove Nazioni che si stanno formando in Europa, così da dare corpo alle parole spese dai vari Presidenti delle Nazioni europee, che l'Europa sia l'Europa dei Popoli e delle Nazioni. Si ora si può dire che si sta iniziando a formare veramente l'Europa delle Nazioni un esempio ne è Malu Entu , speriamo che a questa nuova e giovane Nazione seguano le dichiarazioni di indipendenza di molte altre Nazioni senza stato e si aggiungano al resto che abbiamo già in Europa, Viva Malu Entu Viva la Repubblica Libera e Indipendente.
Sosteniamo il movimento PARIS, apportando la giusta solidarietà di tutti gli indipendentisti Sardi !
Ribadiamo che l'ora è giunta ed è questa che tutte le nazioni senza stato si autoproclamino libere e indipendenti in un Europa libera e democratica dei popoli e delle nazioni!